venerdì 15 febbraio 2008

Intervista a Mario Sinatra

"ci vuole coraggio per puntare sulle giovani"

Abbiamo parlato con Mario Sinatra tecnico del Rapallo Nuoto, che nelle ultime sei stagioni ha monopolizzato i campionati giovanili vincendo ben 6 titoli nazionali, l'ultimo pochi giorni fa a Padova. Abbiamo chiesto all'allenatore del Rapallo di parlarci della sua squadra, dei campionati giovanili e del campionato di serie A che vede la sua squadra in netta ripresa che può ambire al raggiungimento dei play off.

Dal 2005-2006 il suo Rapallo non sabglia un colpo, il bilancio sono 6 scudetti e 2 secondi posti nei campionati giovanili, qual è il segreto per convincere così tante ragazze a fare sacrifici e renderle “vincenti”?
Tutti i giorni con entusiasmo cerco di trasmettere la mia passione per questo sport stupendo.
La sua squadra e il Padova in questi ultimi 2 anni hanno monopolizzato il panorama della pallanuoto femminile giovanile, com’è cambiato il livello della pallanuoto giovanile in Italia secondo lei in questi ultimi 10 anni?
È cresciuto, siamo partiti da un'unica categoria “giovanile femminile” ora ce ne sono tre, quindi è aumentato il numero delle giocatrici, soprattutto si avvicinano a questo sport ragazzine sempre più giovani, questo insieme al lavoro farà sì che il livello si alzerà sempre di più.
Alcune delle sue atlete che giocano nella categoria allieve, giocano anche il campionato di serie A1 in pianta stabile, reputa che per la nazionale giovanile sia indispensabile che atlete giovani trovino spazio in acqua, e non solo sulle panchine, e perché?
Penso sia indispensabile per tutto il movimento che le giovani giochino il più possibile e più è alto il livello più ampia è la crescita , giovani di valore ce ne sono molte. Penso che le società e noi allenatori dobbiamo fare una programmazione adeguata e avere più coraggio.
La sua squadra di A1 si sta risollevando rispetto alla partenza un po’ incerta ed il sesto posto del Varese è più vicino, un ottimo risultato se si pensa che le più esperte delle sue atlete sono Gardella, Dalorto e Azevedo, pensa che all’inizio si sia sentita la mancanza di due atlete esperte come Tulkunova e Ragusa?
La partenza di due atlete di quell’esperienza si è fatta sentire nella parte iniziale del campionato, ma era programmato puntare sulle più giovani, io non ho mai avuto dubbio che la squadra si sarebbe ripresa sono tutte ragazze di talento.
Chi vincerà secondo lei lo scudetto quest’anno, e com’è il campionato in generale rispetto allo scorso anno?
Non trovo sostanziali differenze rispetto alla passata stagione ,Fiorentina e Orizzonte si equivalgono vincerà chi arriva più in forma alla finale, per il terzo posto vedo bene Padova e a seguire Ortigia e
Roma, per il sesto posto oltre Varese e noi non sottovaluteri Bologna e Messina, per la salvezza Florentia Firenze pn e Volturno.
Lara in una recente intervista ci ha detto che il suo miglior pregio è che lei crede in loro, e che il suo peggior difetto è che parla troppo…. Ma che le sue parole sono sempre servite, ci dica un pregio ed un difetto della sua squadra.
Faccio fatica a trovare un difetto nella mia squadra , pregi molti ma quello più importante è la serenità.
L’Italia si giocherà in terra ligure la qualificazione ai giochi olimpici di Pechino, come vede le nostra azzurre, quali saranno le nazioni che possono impensierire le ragazze del setterosa?
La nazionale è la squadra più titolata ed esperta al mondo e sta attraversando un buon momento di forma difficile pensare che ci sia qualche avversario che possa impensierirla veramente.
Come vede la riduzione delle straniere nel massimo campionato da 2 ad 1, pensa che questo possa giovare alla nostra pallanuoto, o il campionato subirà una regressione tecnica?
Dal punto di vista tecnico non un bene si abbasserà il livello, e non penso che le giovani facciano fatica a trovare gli spazi a causa di due straniere su tredici in distinta, e poi ci saranno ottimi dirigenti che aggireranno l’ostacolo e si butteranno alla ricerca di atlete con il doppio passaporto , ribadisco per far crescere le giovani servono programmazione e coraggio.
Cosa serve secondo lei per promuovere la pallanuoto femminile, quali iniziative potrebbero far decollare un po’ di più questo sport?
Anni fa la maschile giocava in primavera/estate in notturna , le piscine erano piene la gente seguiva con passione, poi penso si debba continuare a insistere con la promozione attraverso i media , e che non farebbe male non cambiare spesso le regole.
Pensa che lo sport possa rendere migliore una persona anche nella vita, perché?
Sinceramente non lo so ma so che ti da la possibilità di crescere perché tutti i giorni condividi “emozioni” e “fatiche” con le compagne.

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